L’advertising, ovvero la pubblicità, è una forma di comunicazione commerciale finalizzata a promuovere prodotti, servizi, idee o immagini, al fine di influire sui comportamenti dei consumatori e dei decisori d’acquisto.
Le sue origini sono antiche e risalgono almeno al 4000 a.C., quando gli egizi utilizzavano papiri per pubblicizzare le merci che vendevano. Nel corso dei secoli, l’advertising si è evoluto e ha assunto diverse forme, a seconda delle tecnologie disponibili e delle esigenze dei consumatori.
Con l’avvento della stampa, l’advertising ha iniziato a diffondersi attraverso gli annunci pubblicati sui giornali e sui libri e successivamente, grazie all’arrivo della radio e della televisione, la sua diffusione ha permesso di raggiungere un pubblico sempre più ampio. Oggi, in era internet dove i social media sono al centro della vita di ogni essere umano, l’advertising si è ulteriormente evoluto e utilizza queste nuove piattaforme per raggiungere i consumatori.
Ma perché la pubblicità è nata e perché è diventata così importante? È nata principalmente per due motivi: informare i consumatori sui prodotti e sui servizi disponibili e persuaderli ad acquistarli. In un mondo in cui ci sono così tante opzioni di acquisto disponibili, l’advertising è diventato un modo per le aziende di distinguersi dai concorrenti e di attrarre l’attenzione dei consumatori. Inoltre, è diventato un modo per le aziende di comunicare i benefici dei loro prodotti o servizi e di distinguerli dai prodotti dei concorrenti.
Oggi è una componente fondamentale della strategia di marketing di qualsiasi azienda, poiché permette di raggiungere un pubblico ampio e di influire sui comportamenti di acquisto dei consumatori. Nonostante ci siano state alcune critiche nei confronti dell’advertising, soprattutto in relazione alla sua intrusività e alla sua potenziale influenza negativa sui consumatori, rimane una parte importante dell’economia mondiale e, a nostro parere, continuerà a esserlo in futuro.
Ma gli advertising sono tutti uguali? Direi proprio di no.
Ci sono diverse (e sostanziali) differenze tra un buon advertising e un advertising fatto male. Ecco alcuni dei principali elementi che possono decretarne il successo o l’insuccesso:
1. Target:
Un buon advertising è mirato a un pubblico specifico e cerca di raggiungerlo attraverso i canali più adeguati. Al contrario, un advertising fatto male spesso cerca di raggiungere un pubblico troppo ampio o utilizza canali inadeguati, risultando poco efficace. Banale, ma è così.
2. Messaggio:
Un buon advertising ha un messaggio chiaro e coerente, che comunica in modo efficace il valore dei prodotti o dei servizi offerti. Diversamente, un advertising fatto male spesso ha un messaggio confuso o poco coerente, che non trasmette come dovrebbe il valore dell’offerta.
3. Creatività:
Un buon advertising sfrutta la creatività per attirare l’attenzione del pubblico e per trasmettere il messaggio in modo memorabile. Invece, un advertising fatto male spesso manca di creatività e risulta noioso o poco memorabile.
4. Integrità:
Un buon advertising è onesto e trasparente, e non cerca di ingannare o trarre in inganno il pubblico. Al contrario, un advertising fatto male spesso utilizza trucchi o inganni per attirare l’attenzione del pubblico, risultando poco credibile o disonesto.
In sintesi, un buon advertising è mirato, coerente, creativo e onesto, mentre un advertising mal pensato e realizzato, è spesso poco mirato, confuso, noioso e disonesto. Teniamo ben presente che un advertising ben progettato è in grado di raggiungere il pubblico in modo efficace e di comunicare il valore dell’offerta in modo chiaro e persuasivo.
PERCHÉ È IMPORTANTE PER UN BRAND FARE ADVERTISING?
L’advertising è uno strumento fondamentale per il successo di un brand, poiché, lo ripeto, permette alle aziende di farsi conoscere e di promuovere i propri prodotti o servizi a un pubblico ampio seppur specifico e comunicare il valore dei loro prodotti o servizi, cercando di persuaderlo ad acquistare.
Un buon advertising può avere diversi benefici per un brand:
1. Aumentare la visibilità del brand: una campagna pubblicitaria ben pianificata può aiutare a far conoscere il brand a un pubblico ampio e aumentare la sua visibilità.
2. Attrarre nuovi clienti: una pubblicità efficace può attrarre nuovi clienti e aumentare le vendite del brand.
3. Fiducia del consumatore: una pubblicità onesta e trasparente può aumentare la fiducia dei consumatori nel brand e favorire la loro lealtà.
4. Distinzione dai concorrenti: una pubblicità creativa e distintiva può aiutare il brand a distinguersi dai concorrenti e a diventare una scelta preferita dai consumatori.
In conclusione, l’advertising è parte integrante della vita di ogni brand che sia degno di fregiarsi di questo appellativo, ma deve rispettare determinate regole, soprattutto etiche. La pubblicità può essere un boomerang letale se genera un messaggio che non è coerente con la propria identità, o se ha un Tono di Voce non allineato a quello aziendale.