Il 2023 inizia con la FIGC che annuncia il nuovo rebranding della Nazionale e sembra che nella prima settimana di questo nuovo anno appena iniziato non si parli d’altro. Ma quali sono stati i rebranding sportivi italiani più significativi del 2022?
Tutti sappiamo quanto sia delicato l’argomento rebranding nel mondo dello sport e nel calcio in particolare. Perché un logo è un simbolo che nel corso degli anni entra a far parte della vita delle persone, degli appassionati e dei tifosi in cui si riconoscono e a cui sono legati emotivamente. Bisogna sempre guardare al futuro con il massimo rispetto verso il passato, perché cambiare è necessario ma non si scherza con i sentimenti e, con i tifosi di calcio, ancora meno.
FIORENTINA CALCIO
Presentato a marzo di quest’anno, nel giorno del capodanno fiorentino, il nuovo logo dell’ AC Fiorentina ricorda molto quello delle maglie di sessant’anni fa, indossato dalla formazione viola che vinse la Coppa delle Coppe a Glasgow.
Il rombo è ora rimpiazzato da un quadrato piroettato di 45°, il quale comprende al suo interno il giglio stilizzato che fa posto alla grande V che non è quella dei Visitors (serie tv di fantascienza del 1984) bensì l’elemento architettonico fondamentale del futuro della società, che richiama sia il colore che la parola “Viola”, identificativo della Fiorentina.
Un rebranding improntato sulla modernità e perfetto per l’uso digitale che sottolinea grande rispetto per la tradizione della storia del club.
VENEZIA CALCIO
Avrete già capito che il 2022 è stato l’anno delle Big V.
Quello del Venezia FC è un rebranding con tanti di quei riferimenti alla città da riempire piazza San Marco anche con la bassa marea. Profilo stilizzato del Leone Marciano e le linee orizzontali che ne rappresentano le ali, chiaro riferimento alla prua della gondola veneziana creano un’ignorantissima “V” maiuscola color oro (usato dal club per più di un secolo) e le bandiere arancioni e verdi che chiudono la sommità della “V”.
Il nuovo “monogramma” del Venezia prende definitivamente le distanze dal precedente logo, per una più semplice comprensione sui canali digitali e per risaltare maggiormente quando applicato sulle divise da gara. Insieme all’emblema, la squadra ha presentato la nuova maglia di allenamento, che riprende il verde e l’arancione che chiudono le sommità della “V”. Indovinate un po’ lo stile dello scollo sulle maglie gara? Sbagliato, sono girocollo.
MODENA CALCIO
Con la promozione in Serie B il Modena FC si rifà un look che, come per Fiorentina e Venezia, guarda al futuro tenendo stretto il passato.
Lo sappiamo tutti ormai: in Italia puoi toccare tutto tranne il calcio, e a Modena il calcio viene subito dopo lo gnocco fritto.
Non un restyling ma una vera e propria rivoluzione, via lo scudo ovale e il canarino gialloblu, da sempre simbolo della formazione emiliana tanto da essere il soprannome dei giocatori, diventa protagonista del logo ufficiale.
Anche la typeface dallo stile retrò si ispira notevolmente alla storia del club, riprendendo il font utilizzato negli anni ’60 dal giornale “Modena Flash”.
Come dice il presidente del club “per noi volare non è un sogno, ma una necessità” e come avviene per molti rebranding importanti come questo, cambiare è difficile ma farlo è necessario.
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO
Un rebranding con i controcaspita che bello. Il nuovo logo delle Federbasket è una delle svolte più significative per il panorama cestistico.
Completamente discostati dal logo parrocchiale del 2007 che aveva un’identità visiva più vicina all’iniziazione cristiana e catechesi, la Federazione Italiana Pallacanestro cambia passo con un profondo restyling, dal lettering alla palette di colori che vede il pantone Azzurro dominare con arroganza.
Il tricolore si erge sopra lo scudo che incrocia le riconoscibili linee della palla da basket. Davvero un gran bel lavoro!
LEGA VOLLEY FEMMINILE
Concludiamo continuando a parlare di sport minori come amano chiamarli alcuni giornalisti del bel Paese: dopo ben 35 anni anche la Lega Volley Femminile rinnova la propria immagine.
L’acceso fucsia che richiama gli identificabili campi rosa diventati simbolo della pallavolo italiana nel mondo, colora quella che a primo impatto sembra mostrare esclusivamente la lettera A che ne classifica la massima serie, ma che al suo negativo colore mostra l’iconico pallone da volley.
Solo gli occhi più attenti noteranno che le linee concentriche che rompono la lettera sono mani stilizzate che avvolgono la sfera trasmettendo il senso di partecipazione di giocatori e tifoseria.
Una visione che rende questo rebranding meno “pulito” rispetto al lavoro svolto per la Federbasket, ma che eleva il brand Lega Pallavolo Serie A Femminile a icona di stile con un logo dalle tante informazioni contenute in una sola forma.