Lo scienziato e sociologo Jacob Getzels ha affermato: “In realtà, è la scoperta e la creazione di problemi, piuttosto che una conoscenza superiore, abilità tecniche o maestria, che spesso distingue la persona creativa dagli altri nel suo campo.“
Getzels sottolinea la qualità fondamentale che caratterizza una persona creativa: non si tratta tanto di abilità o conoscenza, quanto della capacità di identificare problemi. Ecco dove risiede l’essenza dell’innovazione e della creatività.
Le soluzioni e i progressi sono, molto spesso, il risultato di aver identificato un bisogno o un problema. Ad esempio, in ambito medico, una condizione si manifesta con sintomi specifici, e c’è il rischio che un medico tratti soltanto i sintomi senza affrontare la causa sottostante.
Lo stesso principio si applica alla creatività: solo quando si individua il problema fondamentale è possibile affrontarlo con la soluzione adeguata. Tuttavia, spesso ci accontentiamo di ipotesi o ideazioni parziali che si concentrano sui “sintomi”, producendo così soltanto un successo limitato.
Un product designer individua un problema e progetta un oggetto per semplificare la vita; un imprenditore scorge una lacuna nel mercato; un uomo d’affari riconosce un bisogno e fornisce un servizio. Questo principio si applica sia al campo dell’innovazione, come l’imprenditoria o il design di prodotti, sia a quello artistico.
Vi chiederete: che tipo di problema cerca di risolvere un artista?
Un artista individua un problema riconoscendo (consapevolmente o meno) un’emozione inespressa o un bisogno fondamentale degli esseri umani, come il desiderio di contemplare la bellezza, affrontare la realtà della nostra società o trovare ispirazione.
Quando un artista riesce a esprimere o soddisfare un’emozione personale ma universale inespressa o un bisogno interiore, la sua arte inizia a risuonare con il pubblico.
Il processo creativo può essere suddiviso in tre fasi, e ora ci stiamo concentrando sulla seconda, “Inquire” (Indagare). La prima fase è stata quella dell’ispirazione, durante la quale abbiamo raccolto molte idee. La seconda fase è la complessa interazione tra l’elaborazione di ipotesi e l’identificazione del problema fondamentale. Questo enigma può essere risolto solo quando scopriamo quel problema nascosto, spesso celato da altri problemi secondari, ma non del tutto identico ad essi.
Il problema fondamentale è il catalizzatore che fa funzionare l’intera equazione. Per trovarlo, dobbiamo porre domande che partano dalla nostra volontà di creare prodotti, processi o forme d’arte per il nostro pubblico, ovvero le persone a cui ci rivolgiamo.
Solo così potremo liberare il nostro potenziale creativo.